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precisamente queste, che devono formare abili e sicure lavoratrici e dare la possibilità alle donne di condizioni modeste, anche a quelle che si faranno una famiglia, di contribuir alle spese di casa guadagnando con piccole industrie esercitate in modo perfetto.

Tutti conoscono ormai in Italia un’artista (Gugù) la contessina Eugenia Rasponi, che s’è fatta una specialità del disegnar bambini e oche. Se essa facesse un po’ di tutto, non sarebbe così conosciuta, così abile, così ben retribuita. Vi è un’altra signorina che non dipinge che piccole squisite cornici, piccole scatole coperte di pergamena: sono pagate a prezzo alto. Tutti sanno che sono di Maria Rizzi — è una firma che ha ormai un valore, e così a Torino v’è una signorina con un gran nome antico che non dipinge che ceramiche imitazioni del Vecchio Savona e una a Milano che non imita che il Vecchio Lodi. Chi desidera servizi artistici sa a chi rivolgersi, e quelle signorine non arrivano a tempo a contentar tutti.

Questa dello specializzarsi in un’arte, in una industria, è così capito dalle signore di gusto

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