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48 Le donne dannose e le inutili

gante appeso al manubrio della carrozzina, dal quale spuntava un mazzo di sedani e dei fiori. La signora aveva già scelto fra alcune saliere di cristallo e ora stava esaminando un tritacarne.

Io mi domandai se la maggioranza delle nostre donne della borghesia mediocremente agiata pensano ad acquistare oggetti per la casa, a mantenere a nuovo i servizi da tavola e da cucina, a stare al corrente di tutte le nuove invenzioni per il buon governo di una casa, o non piuttosto a sprecar danaro in piume, in velette e in guarnizioni. Quanta maggior felicità per quelle donne che mettono la loro vanità nell’abbellire la casa! Quanto maggior senso di benessere per chi la abita, e quale fiducia e stima si conquistano queste saggie governatrici del denaro che i loro mariti guadagnano lavorando! Vi è un’educazione tutta da fare. E non bisogna accusare di mania chi ogni momento cita ad esempio gli stranieri: vi sono abitudini di civiltà che la massa del popolo italiano ignora perchè nessuno mai gliel’ha insegnate, e io ripeto, ciò che già dissi altra volta, che i nostri maestri saranno fra poco

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