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Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera vii

sorte in un oscuro lavorìo interno, avendo sempre a fiore del pensiero il timore di non fare abbastanza per esser degne di lei.

Sofia Bisi Albini fu non soltanto la nostra mamma spirituale, ma, quale i tempi nuovi la domandavano, innovatrice feconda nel campo dell’educazione femminile italiana.

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Per comprendere la sua opera bisogna pensare alla condizione della donna italiana della borghesia e anche dell’aristocrazia quaranta e anche soltanto trent’anni fa. (Non parliamo poi della donna del popolo).

C’erano per lei tre fasi immutabili; la prima giovinezza fatta di passività verso i genitori o il tutore; lo stato maritale che le apriva subitamente il varco all’amore e al dolore — suoi — alla figliuolanza e ai doveri di società, senza che le fosse stato dato altro bagaglio che una dose di buona creanza e di studi ornamentali: la pena di zitellona, condizione infrangibile di ignorante e di subalterna nella casa e di paria dell’amore.

Come veniva rispecchiato questo stato di cose

Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera vii