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Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera xxxvii

pane spirituale di due generazioni di donne che da lei impararono a staccarsi da ogni convenzionalismo per assurgere a vita dignitosa e feconda: non tutte, non moltissime, ma bastevoli per aprire nuovi cicli di progresso civile e bastevoli anche a sostenere l’immane flagello della guerra. Infermiere, direttrici di opere pie, le sorelle dei nidi, le seminatrici di coraggio, tutte tutte sono state alimentate dal suo ardore e dalla sua dirittura morale e pratica.

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Le istituzioni dei «Nidi pei bambini dei soldati» e delle «Seminatrici di coraggio» le dobbiamo completamente a lei. Furono le nostre due prime manifestazioni di solidarietà sociale, ponti gettati da lei con mano maestra, tra il popolo e le classi superiori, tra la giovinezza femminile e i combattenti e unirono in una fusione meravigliosa la fronte di guerra e la fronte interna. Donne e giovinette, sotto il suo impulso, combatterono giorno per giorno contro lo scoramento delle famiglie dei soldati, contro il bolscevismo infiltrantesi per mille vie subdole, contro le malattie fisiche e

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