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xxviii Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera

tante dai rapporti tra la bellezza muliebre e l’amore, tra la forza d’amore e i suoi tre codicilli peggiori: il libero amore, l’adulterio e il divorzio.

Sofia Bisi Albini non soltanto va contro questi tre spaventosi motivi di dissoluzione sociale, ma volutamente non tiene conto dell’elemento bellezza nelle sue eroine. Di tutte le sue eroine soltanto la Sandra è dichiarata e descritta come sommamente bella: ma soltanto perchè le giovinette capiscano com’è vana la bellezza fisica senza la spontaneità dell’animo. Le altre saranno tutte creature di bellezza, ma di quella che viene dall’armonia dello spirito coltivato e dall’animo pronto: dalla cura di sè stesse e dalla vivacità e spontaneità di azione che sole affascinano per tutta la vita.

I libri di Sofia Bisi Albini si possono paragonare a quelli del Dickens: così profondi nella loro apparente semplicità, soffusi di quell’umorismo che conquista il lettore, per nessun modo ricercati, eppure così nuovi in ogni loro episodio e particolare, da dare continuamente al lettore la gioia di sensazioni nuove.

Quando Luisa raschia coll’unghia una macchia di cera dal tappeto per riempire con qualche cosa una piccola pausa penosa: quando l’Itala, ad una

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