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Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera xxvii

moglie ed io» della Beecher-Stowe.

Molti, prima di me, hanno parlato dei libri di Sofia Bisi Albini.

A me verrebbe voglia di fare come fece Matilde Serao, a Milano, lo scorso anno: che, tenendo una conferenza su Neera, parlò di tutto quanto la concerneva, fuor che dei suoi libri.

— Quelli — disse agli uditori — avete l’obbligo di leggerli e giudicarli da voi. —

C’è fra un autore e il suo lettore appassionato uno stato di grazia che nessun critico può rilevare perchè è la risultante di un incontro spirituale, che l’ora il tempo e la più o meno dolce stagione varia all’infinito. Ma il critico acuto ed arguto resta sempre il traguardo dove ogni libro segna la sua potenzialità: e i lettori amano il critico dei loro autori preferiti, perchè egli sa dire speditamente quanto essi sentono confusamente, ed è lo scandaglio che li precede e il termine di raffronto al loro piacere spirituale.

A proposito dei romanzi di Sofia Bisi Albini nessuno ancora ha detto che il loro merito principale sta nell’aver spostato l’asse di quella linea impugnata da quasi tutti gli autori come l’unica degna di dar vita ad un racconto, e cioè la linea risul-

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