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xxiv | Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera |
«Omini e donnine»1. Tutti due sono fioriti dal suo sentimento materno e hanno una deliziosa spontaneità insieme ad una consumata perizia di educatrice. Non aveva che ventisei anni quando li scrisse e un bambino di un anno, Gigi, che giocava sotto la tavola mentr’ella scriveva.
Poco dopo per «Il giornale dei fanciulli» diretto da Ferdinando Martini essa scrisse «La storia di un Omone» che soltanto più tardi, pubblicata in volume, ebbe il titolo definitivo «Il figlio di Grazia»2.
Con questo libro Sofia Bisi Albini è già al suo vertice di scrittrice. La pienezza dell’ingegno, il soffio animatore dell’arte, la consapevolezza materna, una fluidità come d’acque di luci e di nuvole trascorrenti, un senso grandioso di altezza d’anime e di cime, insieme ad una adorabile semplicità di particolari ne fanno un capolavoro.
Qualche anno dopo con la stessa misura d’arte scrisse «Una nidiata». Che libro meraviglioso! così semplice che un bambino di otto anni lo può prendere in mano e goderne; così profondo, nel suo fine ultimo, che oggi, rileggendolo a tanta di-
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