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Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera xxiii


Intanto la sua giovinezza veniva illuminata da un grande amore, che fu l’unico per tutta la sua vita: e nel 1882, si sposava con Emilio Bisi figliuolo di Luigi Bisi presidente dell’accademia di Brera ed erede di nove generazioni d’artisti. Una dinastia più lunga di quella famosa dei Sacchi della Certosa di Pavia.

Fu un matrimonio perfetto tra il sorriso dell’arte e dell’amore.

Ma se tutta Milano d’allora e tutte le personalità d’Italia passarono nei salotti di casa Bisi, respirando il balsamo dell’ineffabile armonia che la governava, anche i pochi fidati amici delle ore tristi poterono assicurarsi che quel vincolo d’amore non si dissipò nella gioia e non si allentò nelle traversie della vita. Gustando pienamente di tutte le possibiltà di bene, serena nelle disgrazie, Sofia, sempre ottimista, fu l’ispiratrice del marito, l’educatrice dei suoi quattro bambinetti: non soltanto la squisita amica di artisti e letterati e la donna delle rapide trasformazioni in tema di beneficenza e di educazione.

Ma quanto lavorò!

Mancavano libri di testo adatti alle prime classi. E subito ne fece due: «Il primo scalino» e

Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera xxiii