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sciar di far questo per il mondo, che non si poteva a meno di far quell’altro per gli occhi della gente. Ed è appunto questo lusso, che non appaga in fondo chi lo fa, che non dura e non lascia traccia che nel bilancio, e non è che pompa e sciupìo, è questo, che l’economia, come la morale, condannano.

«Ma come! — si dice comunemente: — Se i ricchi non spendessero, i poveri morirebbero di fame; sono le prodigalità dei ricchi che fanno vivere i poveri; il lusso e la moda tengono in piedi le industrie».

Quante frasi fatte, e come è facile udirle anche sulla bocca di gente istruita! Eppure basta rifletterci un poco per accorgersi che quelle frasi hanno un senso volgare che «fermandosi alla corteccia, non penetra nel midollo dei fatti», come disse il Minghetti.

Poichè occorre avanti tutto guardare a che e a chi è utile questo lusso, e se i ricchi non spendono più di quello che i poveri non mangino. È facile vederlo; una gran parte di ciò che si spende in lusso è precisamente sciupato; è profumo che delizia e svapora, e non appaga — quando appaga — che noi stessi; serve a co-

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