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Il lusso | 165 |
non crucciarsi pensando all’avvenire è infatti così comodo! E a questo modo si pensa al superfluo e al piacevole prima che al necessario; si pensa anzi — lo diceva anche Franklin — prima di tutto agli occhi degli altri. Poichè il più delle volte è un lusso d’apparato, d’ostentazione più che di vero godimento e di comodità propria.
Frédéric Passy racconta di un vecchio il quale diceva a un giovane: «Mio caro, io ti darò una lezione di morale, che non è poi tanto severa. Anzi, forse non lo è abbastanza, ma tal quale è, potrà esserti utile. Non fare che quelle sciocchezze che avrai davvero voglia di fare; non farne per gli altri e vedrai che finirai col farne poche».
Invece molte ne facciamo, tutti, anche quelli che più si vantano di aver buon senso; tutti ci rammarichiamo ogni tanto della quantità di piccole spese che si potevano evitare e che assorbono metà delle nostre risorse: alla fine di ogni mese ogni padrona di casa, rivedendo le proprie spese, fa dei seri proponimenti, e ogni mese trova d’avervi dovuto rinunciare purtroppo, con la scusa che non si poteva trala-
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