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Le meticolose | 159 |
— io dalla gia non ci vollo pu andare a poncio, pecchè ghida sempe».
«Ma che cosa hai fatto, Ninì?»
«Ho lovesciato il ciettino delle calte!»
Rovesciare un cestino di carta straccia!
Ma pensate che quelle carte vengono messe in ordine a pacchetti. Sul fondo i giornali ritagliati a foglietti larghi un palmo... che possono servire a qualche cosa, e vengono legati, non so se a cinquanta o cento per volta, con un cordoncino. Poi un piccolo sacchetto con lettere lacerate a pezzettini minuti, perchè la cuoca curiosa non possa prender conoscenza della sua corrispondenza che è, del resto, molto insignificante. E non potete credere come questi ritagli di lettere vengano buoni per accendere il carbone. Poi ci sono pacchetti di vecchie buste, da cui però sono state accuratamente ritagliati i francobolli per riscattare i piccoli negri.
Torno torno al famoso paniere, esternamente, corre un’altra tasca ove la signorina tiene i cordoncini: divisi secondo i colori e legati come matassine: rossi, greggi, azzurri, tricolori; una cosa ammirevole, non c’è che dire, ma
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