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numerosa, oppure di quella modesta agiatezza cui l’arte pare un lusso, e bisogna agucchiare, tener in ordine la casa, essere l’aiuto anche dei fratelli c delle sorelle maritate, la infermiera delle cognate, la bambinaia de’ nipotini. Creature buone che non pensano mai a loro stesse, neppure per contare i loro anni.

Signorine ignoranti e vuote, che non sapranno pensare che al loro vestito nuovo e sospirare un marito, ce ne saranno sempre; ma l’istruzione che si dà oggi alle fanciulle fortifica la loro mente ed educa il loro cuore. Non maritate, ora non sono messe in disparte, ma sanno quasi divenire il perno della loro famiglia; sono esse che fanno camminar la vecchia casa mantenendovi, per così dire, giovane e attiva la circolazione, portandovi grazie alle loro relazioni col di fuori una vita intellettuale che rallegra i vecchi e rende la casa piacevole ai fratelli.

Osserviamo come le nonne d’ora, che non hanno più la cuffia e gli occhiali e non si imbacuccano negli scialli, abbiano anche meno sussiego; nonne, mamme e signorine, come hanno press’a poco lo stesso taglio di vestito.

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