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138 | Le signorine... |
razzo di un marito e di figlioli.
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I tempi sono mutati.
La parola signorina, entrata ormai nell’uso comune, conserva l’illusione di giovinezza molto più in là di quel che non fosse una volta. Noi non osiamo però, come i francesi, chiamar signorina una ragazza... di settant’anni; parrebbe una mezza canzonatura, un ricordare indiscretamente il marito che non c’è, un supporre quasi che essa stia aspettandolo ancora. Ed esitiamo a dirlo a una maestra o a una direttrice di scuola, anche se giovane, quasi che le scemasse autorità.
È però certo che quel signorina, fino a una certa età è una cortesia; e l’illusione che può procurare ha, in questo caso, tanta influenza sulla realtà da potersi dire un beneficio. C’è anche questo: che la maggior parte delle fanciulle ora si marita dopo i vent’anni, e fino allora sono così occupate de’ loro studi da non avere il tempo di sognare: arrivano così ai venticinque anni con apparenza così giovanile da
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