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128 | La cassetta delle rinunce |
Briciole, quisquilie, ma questa è la vera, la santa emancipazione per la quale tutte dobbiamo combattere e che ci condurrà a quell’equilibrio morale ed economico tanto agognato: rinunciare al superfluo.
E, ripeto: certi atti che sembrano umili, compiuti con disinvoltura, con dignità, non possono che accrescere intorno a noi la stima e la fiducia. Liberiamoci dunque da quel senso di vergogna, da quel timore di essere considerale da meno di quel che siamo; mostriamo francamente che non siamo ricchi come forse il mondo ci crede. Questo pregiudizio ci lega, ci impedisce nell’esercizio della libera volontà, del libero pensiero.
E facciamo questi sacrifici d’amor proprio anche se non sono necessari a noi stessi: facciamoli col pensiero che ci rendono possibile di aiutare gli altri.
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Per tornare alla praticità, di quel sogno benefico della buon’amica mia, vediamo che in ogni casa, ove sono bambini e fanciulle vi sia
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