Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
122 | La cassetta delle rinunce |
a quelli della Svizzera e della Germania? Educare i figlioli a parole soltanto, a che serve? Vale più mostrare coi fatti come si debba e si possa adattarsi a tutto: dar loro maniere fini perchè sappiano star bene e con disinvoltura fra la gente più alta nella scala sociale, educare la loro intelligenza a comprendere e gustare tutto ciò che è bello e puro, ma abituarli ad aver bisogno di poco, ad adattarsi a qualunque caso. Allora la signora o il giovane che montano nel vagone di terza classe non scandalizzeranno più nessuno: desteranno ammirazione per il loro buon senso e la loro dignitosa disinvoltura, come ne destano in noi italiani gli inglesi per quelle che noi, forse per non ammirarli troppo, chiamiamo eccentricità.
— Viaggiando in terza classe noi potremo fare sette escursioni nei dintorni, quest’estate; viaggiando in seconda non ne potremo fare che tre.
— In terza! in terza! — era la risposta pronta dei miei figlioli.
Ricordo che per non abbandonare me e la mia brigatella, un illustre amico, professore di Università, assessore municipale d’una delle
122 | La cassetta delle rinunce |