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xvi Sofia Bisi Albini. La sua vita e la sua opera


facoltà di credere nella gioia e di poterne dare. Però io non credo che questo divino dono ch’essa ebbe di lumeggiare ogni più oscuro cantuccio di vita, di trovare la nota attirante in ogni più pedestre argomento e di recar la speranza ai cuori più travagliati fosse soltanto una suà naturale disposizione. Io credo fosse di più: fosse uno squisito atteggiamento da lei riconosciuto come l’unico capace di conquistare tutte quelle anime femminili, per le quali la morale presa come significato di rinuncia e la bontà come equivalente di inerzia non possono essere tollerate.

Ed ecco che a distanza di tempo si delinea un parallelo tra lei e un’altra grande educatrice che, col pseudonimo di Tecla Ruelli pubblicò di recente un libro che mette la rivoluzione nella vecchia morale.

Tecla Ruelli va però molto più lontano di Sofia Bisi Albini. Essa si domanda se l’amore non sia più forte del dovere e se la donna che ama di un completo amore l’uomo di un’altra, non abbia diritto di toglierglielo, per la sua propria felicità quando questa felicità sarebbe anche quella di lui.

Sofia Bisi Albini, candida fino all’estremo della sua vita, affronta tutti i problemi, ma vorrebbe ri-

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