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L’AMORE DELLA CAMPAGNA

Quando arriva la primavera, alle prime foglioline che spuntano, al primo soffio d’aria tiepida, noi siamo prese da una smania infantile di verde. Il giorno in cui si ripone il manicotto per portare il parasole, camminiamo con una certa baldanza, quasi avessimo spiegata la vela ed il vento ci spingesse all’aperto, verso i giardini, verso le piazze dove ci sono alberi ed aiuole: e ce ne ritorniamo col mazzolino di violette comperato dalla bambina sudicia, dai piedi scalzi, che veniva proprio dalla campagna, lì fuor dei sobborghi. Ai primi caldi, quando su gli angoli delle strade le rose si vendono a panieri e sui terrazzi rimettiamo i tendoni, la nostalgia del verde segna sui nostri visi un’inquietudine malinconica.

Si direbbe che siamo creature nate in campagna e che ogni giorno dell’anno aspiriamo

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