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SERENITÀ

«Tutti abbiamo delle parole preferite, che ci ritornano sulle labbra senza che noi lo avvertiamo. Tu hai, per esempio, la parola serenità che usi con evidente predilezione», dice il mio compagno.

E ha ragione. Ma quando inconsciamente si prende una via piuttosto che un’altra è perchè il cuore ci attira.

Quand’ero ragazza dicevo: «Se diventassi mamma vorrei chiamare mio figlio Franco; mia figlia Serena». Due qualità, la franchezza e la serenità, che mi sembravano allora, e mi sembrano ancora, indispensabili per compiere nel miglior modo la propria missione d’uomo o di donna.

Come accade, riguardi di famiglia mi obbligarono poi a scegliere altri nomi i quali, ora che i cari vecchi sono scomparsi, mi divennero

72 La gioia del lavoro