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LA NOSTRA RIVISTA |
materiale, di modo che quella che noi chiamiamo la nuda verità, diventò per essi la vera nudità.
Ma da noi, come dicemmo, le nostre tradizioni e il nostro carattere ci fanno rifuggire istintivamente da tutto ciò che è eccessivo, e, per ciò che riguarda la nuova generazione, nessun squilibrio si nota, perchè non vi è abisso fra essa e la vecchia: l’evoluzione s’è compiuta dalle nostre mamme a noi e da noi alle nostre figliole, naturalmente, con un processo di perfezionamento di cui non abbiamo che da rallegrarci.
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A chi dicesse che queste mie pagine sono troppo ottimiste, io chiederò se essi hanno avuto come me, durante vent’anni, la possibilità di essere a contatto con migliaia di fanciulle d’Italia e di poterle studiare attraverso le loro lettere, o conoscendole personalmente, come io ebbi la fortuna di fare.
Dirigendo la Rivista per le Signorine (che oggi si è fusa con questo nuovo periodico) io mi trovai ad essere, come mi chiamavano le mie giovani lettrici, la mamma spirituale di due generazioni di fanciulle, e io vidi nascere, aiutai ad alimentare questo desiderio di vita operosa e serena nelle fanciulle, e posso dire che esso si diffonde sempre più e che è meraviglioso il risveglio delle provincie che più erano legate da vecchi pregiudizi e da abitudini chiuse e tiranniche, di cui le madri soffrivano quanto le figliole.
Vi è chi pensa, guardandosi in giro nelle grandi e piccole città, che è ben grande ancora la schiera delle fanciulle che passeggiano sui marciapedi, vestite per gli occhi della gente che passa.
Sì, v’è una borghesia, ancora molto piccina anche di cervello, e vi è anche quella nuova, degli arricchiti di ieri, le cui intelligenti figliole hanno saputo rapidamente assumere le attitudini e le forme della società elegante, ma non vivono che di mondanità.
Più che la sete di godimenti, è in esse però, io credo, l’impazienza di trovare un marito che le faccia uscire dalla loro famiglia ove, malgrado le mutate condizioni di vita e il desiderio di trasformarsi, tratto tratto si rivela l’origine popolana.
Queste fanciulle vestono con eleganza eccessiva e non lasciano occasione di trovarsi a contatto del mondo che si diverte; e sono veramente quei tali cartelli di cui parlai più su, destinati ad attirar l’acquirente. Una volta però che hanno raggiunto il loro sogno, appaiono calme, e la gioia di non sentirsi, non più soltanto delle ricche, ma delle
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