Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/92


— 78 —

glielo ingiunse seria, lo minacciò severa, ma egli, fermo contro lo stipite dell’uscio, colle labbra chiuse e lo sguardo ebete, pareva non sentisse nulla.

— Nessuno è più sordo di chi non vuol udire — dice il proverbio: tratto tratto però, nel suo occhio c’era un lampeggio di traverso, per vigilare la mano di sua madre: poichè non era vero, come dicevano alcuni, che quel ragazzo si sarebbe lasciato ammazzare piuttosto che ubbidire: egli sapeva che poteva sempre contare sulla sua agilità, e sfuggire a tempo la mano che s’alzasse sopra di lui.

Quando Marianna uscì desolata. Bernardo si voltò al suo figliolo, e gli disse:

«Natale, ricordati quello che ti dico. Tu devi sempre fare come se quel ragazzo non esistesse. Non occuparti più di lui, nè in bene, nè in male; non rispondere se t’insolentisce, non insolentirlo se lo vedi fare qualche brutto tiro. Nè te buone nè le cattive possono domarlo: bisogna scansarlo come si fa con un muro che minaccia di crollarci sulla testa: hai capito?»

Natale fece segno di sì, ma nel cuore provo un gran stringimento, non sapeva perchè: ma quando la mamma disse con un sospiro: — Poveri i suoi parenti che sono obbligati a passarci sotto ogni momento a quel muro! — Natale fece segno ancora di sì, sospirando forte, e pensò a Raffaellina.