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Martinez — diranno — fin la gerla fa portar dal suo uomo!»
«Ah davvero? ma me lo vengano a dire a me, se son buone, tutte quelle pettegole! E io dirò che Giovanni Dell’Oro, brav’uomo com’è in tutto il resto, è però un vigliacco, quando si vergogna di farsi vedere ad aiutar sua moglie malata. L’ho visto io, portarle la gerla piena di patate fino a pochi passi dal paese, e poi metterla giù per non farsi vedere.»
«E ha fatto bene!» disse Grazia sollevando il suo piccolo viso tutto rosso, con aria risoluta. «Non ha voluto far arrossire la sua donna, capisci.... perchè è una vergogna di dover farsi aiutare così, come se si fosse buone a niente.... Noi donne abbiamo caro di faticare, pur di veder voialtri uomini rispettati.»
«Taci, Grazia» disse Bernardo gravemente. «Sai che io non la penso come te; se potessi cambiar certe usanze, il mondo camminerebbe meglio. E tu, ometto» disse sollevando Natale per deporlo a terra, «ricordati che le donne hanno tante cose buone e belle da fare al mondo, senza rompersi le ossa sotto i pesi; e che ogni volta che un uomo risparmia una fatica a una donna, il cielo gli dà una forza nuova. Non hai mai visto i rami dei salici? più li pieghi e più rimbalzano alto. Così è di certe fatiche che soddisfanno la coscienza. To’, guarda come mi ascolta! Si direbbe che capisce!»
E risero tutti e due, Grazia e Bernardo, a veder il viso attento e gli occhioni spalancati di Natale, il quale, ritto in camiciolino nell’erba, pareva assorto nelle parole che aveva detto il babbo.
Erano stati al torrente per il bucato, e Bernardo aveva messo il piccino a diguazzare nell’acqua mentre