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Per un altro tratto, dove bisognava passare su uno stretto sentiero con un precipizio da un lato, Natale si prese sulle larghe spalle quell’enorme corpo e passò tenendosi aggrappato alla montagna coll’unico bracciò sano; e Dio lo aiutò.
Finalmente arrivarono al bosco di faggio, al nevaio, poi sul sentiero senza pericoli. Fu ripresa la barella e, sebbene sfinito, Natale dovette cedere alla insistenza di Vincenzo e seguitare a portarlo. Un momento, quando fecero una sosta, Natale si avvicinò a Nocente; Vincenzo lo seguì coll’occhio inquieto, e quando il giovine gli tornò vicino gli chiese: «dove sei andato? che hai fatto?»
«Ho dato una sorsata di acquavite a Nocente.»