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Grazia arrossì e non parlò, e Bernardo uscì colla pala e colla scopa.

Grazia seguitò ad arrossire sprofondata nel gran guanciale di piuma e cogli occhi fissi al soffitto, dal quale pendevano pezzi d’agnello salato e salami secchi. Ella però non guardava quella roba: il suo pensiero vedeva Bernardo camminare nella neve alta con sua moglie sulle spalle, e la gente di sul sagrato della chiesa che li guardava venire e rideva, dicendo: «è una bambolina, ah! ah!»

— Già, una bambolina: una bambolina di ventisei anni che non ha neppure un bambino! — Sospirò forte, poi sorrise pensando alla sua vecchia nonna, che due mesi prima, quand’ella era andata al di là del monte a trovarla, le aveva detto fissandola:

«Tu diventerai mamma, Grazietta: è la tua vecchia nonna che te lo vede negli occhi».

Oh, fosse vero, fosse vero! Lei, Grazietta, tornata a casa, non aveva avuto il coraggio di dire al suo Bernardo ciò che la nonna aveva profetato; perchè farglielo sperare? Ormai poteva mettere il cuore in pace: da tanti anni aspettavano e pregavano e Dio non li aveva mai esauditi. Oh, ma se fosse vero!... se la nonna avesse indovinato! Gesù, Gesù bambino, mandami un segno oggi, nel dì del tuo Natale, e ti prometto che io, il mio Bernardo e il nostro figlio, saremo sempre buoni e ti loderemo in eterno.

E guardò fuori della piccola finestra.

Nel cielo d’Italia non passano le bianche cicogne che portano i bimbi e le benedizioni nelle case del Nord: da noi sono le rondini, le brune rondini dall’ali acute, che tornano nella primavera a far i nidi sotto le nostre grondaie e a portarci l’augurio di pace e di prosperità.