Pagina:Albini - Il figlio di Grazia, Milano, Vallardi, 1898.djvu/127


XV.

Seduta accanto alla finestra verso la piazza, Dorina guardava i contadini che tornavano dai prati colle gerle cariche dei primi fieni tagliati. Da molte ore ella era là attenta. Natale era passato e ripassato con carichi così grossi che lo facevano traballare sulle gambe robuste, ma mai una volta il suo viso s era voltato verso l’albergo, mai una volta i suoi occhi avevano guardato la piccola finestra di Dorina.

Ella ebbe due o tre volte la tentazione di fargli un cenno colla mano o di sventolare il fazzoletto, ma fu presa al momento di farlo, da una gran vergogna: — no no, non si deve fare. Se non mi guarda è perchè non pensa a me, e allora direbbe che sono una sfacciata.... Non capisco. È troppa malinconia di venire qui con me che sono malata. — E il cuore le si gonfiava di dolore.

Anche Natale si sentiva il cuore grosso. Oh egli