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di leonbatista alberti. 67

dava particolare indizio del turbalo animo suo, e con le attitudini del corpo ancora tali che ciascuno rappresenta variamente spavento che essi hanno. Ma è conveniente trapassar via brevemente tulio questo luogo de’ moti. Imperocchè dei moti ne sono alcuni dell’animo, i quali dai dotti son chiamati passioni, come è l’ira, il dolore, l’allegrezza, il timore, il desiderio e simili: ne sono ancora degli altri che sono de’ corpi. Imperocchè ei si dice che i corpi si muovono in molti modi, cioè quando ei crescono, o quando egli scemano, ovvero quando essendo sani cascano in infermità, o quando dalle infermità ritornano alla sanità; quando anco si mutano di luogo, e per simili altri casi si dice che si muovono i corpi. Ma noi Pittori che mediante i moti de’ membri vogliamo esprimere gli affetti degli animi, lasciate tutte le altre dispute da parte, tratteremo solo di quel moto, che noi diremo che si sia fitto quando si sarà mutato il luogo. Tutte le cose che si muovono di luogo, hanno sette viaggi da muoversi; imperocchè o elle si muovono allo in su, o allo in giù, o verso la destra, o verso la sinistra, o discostandosi o avvicinandosi a noi, ed il settimo viaggio è quando elle si muovono girando a torno. Tutti questi moli adunque desidero io che sieno nella Pittura. Sianvi alcuni corpi che venghino in verso noi, alcuni altri se ne discostino,