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60 della pittura

tauri che tumultuassero insieme, sarebbe cosa da pazzi, in tanto sfrenato e bestiale tumulto che vi fosse alcuno che addormentato mediante il vino diacesse. Oltra di questo sarebbe ancora difetto se gli uomini in uguale distanza apparissero maggiori questi che quelli, come che se in pittura si facessero i cani grandi quanto i cavalli. E non sarebbe ancor poco da vituperare, che io veggo il più delle volte dipinti in uno edificio gli uomini come che rinchiusi in un forziere, nel quale cappiono a gran pena a sedere, o ristretti in un cerchio. Tutti i corpi adunque debbon confarsi, mediante la grandezza e mediante l’officio, a quella cosa per la quale son fatti. Ma l’istoria che ragionevolmente sia da lodare e guardare con maraviglia, bisogna che sia tale che con alcuni allettamenti si dimostri esser tanta dilettevole ed ornata, che intrattenga lungamente gli occhi di coloro che sanno, e di quei che non sanno, con piacere, e con dilettazione dell’animo. La prima cosa che nell’istoria arreca, e ti porge piacere, è essa copia e varietà delle cose. Imperocchè siccome ne’ cibi, e nella musica sempre la nuova ed inusitata abbondanza, sì forse per le altre cose, sì ancora diletta non senza maraviglia per quella causa che è diversa, e differente dalle cose antiche e consuete; così in ogni varietà di cose, ed in ogni abbondanza l’animo si compiace, e diletta. E perciò