Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/67

38 della pittura

che altro il piombo più di tutti gli altri metalli vilissimo, se Fidia o Prassitele ne avessero con le lor mani fatto una statua, saria per avventura tenuto più in pregio, che non sarebbe altrettanto argento rozzo e non lavorato. Zeusi Pittore aveva incominciato a donare le sue cose, perchè come ei diceva, elle non si potevano pagare con qualsivoglia prezzo. Conciossiachè egli giudicava che non si potesse trovar prezzo alcuno, che potesse soddisfare a colui che nel dipignere, o scolpire gli animali, fosse quasi che uno altro Dio infra i mortali. Ha queste lodi adunque la Pittura, che coloro che ne sono maestri, non solamente si maravigliano delle opere loro, ma si accorgono essere similissimi agli Dii. Che dirò io che la Pittura è o la maestra di tutte le arti, o almanco il principale ornamento? Imperocchè lo Architettore, se io non m’inganno, ha preso dal Pittor solo le cimase, i capitelli, le base, le colonne, le cornici, e tutte le altre così fatte lodi degli edifizj. Imperocchè il Pittore mediante la regola e l’arte sua ha insegnato, e dato modo agli scarpellini, agli scultori, ed a tutte le botteghe de’ fabbri, de’ legnajuoli, e di tutti coloro che lavorano di fabbriche manuali, talchè non si ritroverà finalmente arte alcuna, benchè abiettissima, che non abbi riguardo alla Pittura, onde io ardirò di dire che tutto quel che è di ornamento nelle cose, sia cavato dalla Pittura. Ma