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di leonbatista alberti. |
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che saranno fra le anteriori linee paralelle: nè è per questo che ei sieno minori degli altri, ma perchè sono più lontani, appariscono minori, la qual cosa in vero ci dimostra manifestamente la natura che così sia. Perciocchè noi veggiamo per le Chiese i capi degli uomini che spasseggiano, quasi andare sempre ad una medesima altezza uguali, ma i piedi di coloro che sono assai lontani, ci pare che corrispondino alle ginocchia di coloro che ci son dinanzi. Tutta questa regola del dividere il pavimento principalmente si aspetta a quella parte della Pittura, la qual noi al suo luogo chiameremo componimento. Ed è tale, che io dubito che per esser cosa nuova, e per brevità di questi miei commentarj, ella abbi ad esser poco intesa da chi legge; imperocchè siccome facilmente conosciamo, mediante le opere antiche, che ella appresso de’ nostri maggiori per essere oscura e difficile non fu conosciuta: conciossiachè appresso degli antichi durerai una gran fatica a trovare istoria alcuna che sia ben composta, ben dipinta, ben formata, o bene scolpita. Per la qual cosa io ho dette queste cose con brevità, e come io penso, non anco oscuramente. Ma io conosco chente, e quali elle sono, che nè per loro potrò acquistarmi alcuna lode di eloquenza, e coloro che non le intenderanno alla prima vista, dureranno grandissima fatica a poterle giammai comprendere. Sono queste