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xx vita di leonbat. alberti

zuchelli. Ad esso però si debbono aggiugnere quelle che noi abbiam riferite sull’autorità dell’anonimo, e alcune egloghe ed elegie, ora forse perite, delle quali parla il Landino in una sua orazione inedita citata dal can. Bandini (ib.): Ha scritto Batista Alberti et Egloghe et Elegie tali, che in quelle molto bene osserva i pastorali costumi, et in queste è maraviglioso ad exprimere, anzi quasi dipingere tutti gli afetti et perturbazioni amatorie; e finalmente la breve Storia della congiura inutilmente ordita l’anno 1453 da Stefano Porcari contro Niccolò V., che dal Muratori è stata data in luce (Script. rer. ital. vol. 25. p. 309. ec.). La più famosa tra le opere dell’Alberti sono i dieci libri d’Architettura, opera veramente dotta e per la erudizione ch’ei mostra de’ precetti degli antichi scrittori, e per le regole che prescrive a quest’arte, e per l’eleganza con cui le espone in latino, tanto più ammirabile in sì difficile argomento, quanto era allora più rara anche nelle materie piacevoli e leggiadre; nè è maraviglia perciò, che tante edizioni se ne siano fatte, e ch’ella sia stata ancora recata in altre lingue. Ai codici mss. che dal co. Mazzuchelli se ne annoverano, dee aggiugnersi uno scritto con eleganza e magnificenza non ordinaria, che ne ha questa biblioteca estense. Nè minor plauso ottennero i tre libri della Pittura stampati essi ancora più volte, e