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l’occhio, e toccarla senza farli alcuno nocumento, e dove in quell’altro sia il bellico, e dove in altro sia finalmente il dito grosso, e tutte le altre cose simili a queste. Laonde da questo ti avverrà che avrai fatto una certissima notizia di tutti gli angoli, e di tutte le linee, quanto elle sieno infra di loro lontane, e dove elle concorrino insieme, e potrai per ciascun verso cavando dal vivo o dall’esemplare, non tanto ritrarre, o dipignere, ma mettere ancora in scritto, i tiramenti delle linee, le circonferenze de’ cerchi, le positure delle parti, in maniera, che tu non dubiterai, che mediante questi tuoi mezzi, e favori, non se ne possa fare un’altra somigliantissima a quella, o una minore, o una finalmente di tanta grandezza, o una di cento braccia ancora, o tale finalmente che io ardirò di dire, che non dubiterai, che con questi tuoi ajuti non se ne possa fare una grande quanto il monte Caucaso, purchè a queste grandissime imprese non ti manchino i mezzi: e quel che forse tu più ti maraviglierai, sarà, che si potrà fare la metà di questa tua statua nell’isola di Paro, tornandoti bene, e l’altra metà potrai cavare, e finire ne’ monti di Carrara: talmente che i congiugnimenti, e le commettiture di tutte le parti, con tutto il corpo, e faccia della immagine, si uniranno, e corrisponderanno al vivo, o al modello, secondo il quale ella sarà stata fatta.