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di leonbatista alberti. |
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Pittori: i quali se per avventura succederanno, io li prego quanto più so e posso, che piglino questa fatica con lieto, e pronto animo, nella quale essi ed esercitino gl’ingegni loro, e conduchino questa nobilissima arte al colmo dell’eccellenza. Io nondimeno avrò piacere di essere stato il primo ad avermi acquistata la palma in essermi affaticato di scrivere sopra questa ingegnosissima arte. La quale veramente difficile impresa, se io non ho saputo condurre a quella perfezione della espettazione che ne avevano coloro che leggono, si debbe darne la colpa alla natura piuttosto che a me, la quale par che abbi imposta quella legge alle cose, che ei non è arte nessuna che non abbi presi i suoi principj da cose difettose. Imperocchè si dice, che nessuna cosa è nata perfetta. E coloro che verranno dopo a me, se alcuni ne verranno, che sieno di studio, e d’ingegno più valenti di me, doveranno forse condur quest’arte della Pittura alla somma perfezione.