Pagina:Alberti - Della pittura e della statua, Milano, 1804.djvu/108


di leonbatista alberti. 79

Ma quanto a’ generi de’ colori bisogna ancora avervi una certa regola. Seguita adunque che si raccontino alcune cose de’ generi de’ colori. Non come diceva Vitruvio Architettore, racconteremo dove si trovi il buon cinabro o i colori lodatissimi; ma in che modo gli sceltissimi, e ben macinati colori si abbino a mescolare e farne le mestiche nella Pittura. Dicono che Eufranore Pittore antico scrisse alcune cose de’ colori; ma questi scritti non ci sono. Ma noi che abbiamo renduta alla luce quest’arte della Pittura, o come descritta già da altri, richiamatala dagli dii infernali, o come non mai descritta da nessuno, condottala con l’ingegno nostro insin qui dal Cielo, tiriamo dietro secondo l’ordine nostro, siccome abbiamo fatto sin qui. Io vorrei che i generi, e le spezie de’ colori, per insino a quanto si potesse fare, si vedessero con una certa grazia, e leggiadria nella Pittura. Allora vi sarà la grazia quando i colori saranno presso a’ colori posti con una certa estrema diligenza; come che se tu dipignessi Diana che guidasse un ballo, saria cosa conveniente vestir la Ninfa che le fosse più appresso, di panni, o drappi verdi, l’altra di bianchi, l’altra poi di rossi, e l’altra di gialli. Ed oltra questo, che mediante la diversità di così atti colori elle sieno vestite talmente, che sempre i colori chiari si congiunghino con alcuni colori oscuri di diverso genere da