to molto artificiosa, conciosia che per reggere questa sola loggia, si facevano sotto di lei altri colonnati, et altre loggie aperte, et volte verso il lato di dietro del Teatro, et ne Teatri grandi si facevano doppie, accioche se alcuna volta per alcuna furiosa pioggia, o tempesta vi fussino ricorsi al coperto gli spettatori, non si bagnassino; et erano i colonnati, et i portici posti sotto quella prima loggia, non come quelli de Tempii, o delle Basiliche, ma di pilastrate sode, et mura stabilissime, con disegno simile a quello de li Archi trionfali. Tratteremo prima adunque di questi portici di sotto, che si fanno per rispetto de la prima loggia di sopra. La regola de vani di questi portici è questa, che a qualunque si voglia entrata che vadia nel mezo de la piazza del Teatro, si ponghino a rincontro alcuni vani, et è di necessità che questi vani, et queste entrate sieno accompagnate da altri vani con ordini determinati, et che tutti sieno alti, et larghi a un modo, tutti habbino i medesimi disegni, et corrispondino di disegno et d’ornamenti l’un a l’altro. Bisogna ancora che la larghezza per la quale si và per lo lungo di essa loggia, sia ancora di larghezza quanto è il vano tra pilastrata et pilastrata, et è conveniente che le pilastrate in questo luogo sieno murate per la metà del lor vano, che è infra di loro. Le quali cose bisogna che tutte sieno osservate con grandissima diligentia, et con industria maravigliosa. Ultimamente non vi si metteranno colonne intere isolate come nelli Archi trionfali, ma nel mezo de la faccia de le pilastrate si metteranno meze colonne nel muro, et si metteranno piedistalli sotto le colonne per il sesto de la altezza del colonnato: gli altri adornamenti vi si faranno come ne Tempii. Ma la altezza de le colonne con tutti i loro adornamenti et cornici, sarà per la metà del piombo de gradi di dentro, tal che questi di fuori saranno duoi colonnati l’uno su l’altro, il secondo de quali con la sua volta sarà uguale a l’ultimo grado da sedere; alla quale altezza ancora si pareggerà a sesta il piano de la loggia ultima che io dissi, che guardava verso la piazza di dentro nel mezo del Teatro. Il disegno de la piazza di mezo si assomiglia ad una forma impressa dal piè di uno cavallo. Finite queste cose murivisi di sopra la ultima loggia, la faccia, et il colonnato de la quale, non come quelle che ella harà di fotto, che noi habbiamo poco fa detto, che ricevono i lumi da lato di fuori, ma al contrario come dicemmo di lei nel principio, sarà volta verso la piazza che è in mezo del Teatro. Questo si fatto lavoro, sendo egli fatto perche e’ sia cagione che le voci non si perdino, anzi si ragunino insieme et si sentino più piene, chiamerò io un serraglio a torno, la altezza del quale sarà per una volta et mezo de la altezza del primo colonnato, che è da lo lato di fuori: Et le parti sue faranno queste: Quel muricciuolo che ha da esser sotto le colonne, il quale si può chiamare Suggesto, o Sponda, sarà di tutta la altezza di questo serraglio, che è dal piano de lo ultimo grado da sedere insino a dove si cuopre nella ultima altezza il Teatro, non più che il terzo ne Teatri grandi; et ne piccoli non meno che il quarto: Sopra questa sponda si rizzeranno le colonne le quali con la lor basa, et con il capitello saranno lunghe per la metà di tutta la altezza di questo serraglio; sopra queste colonne si porranno i loro adornamenti, et in oltre una alia di muro tirata sopra le colonne, come ti dissi nelle Basiliche; la quale alia di muro occuperà la sesta remanente parte di tutta l’altezza del serraglio. Le colonne in questa loggia saranno isolate tratte dal disegno di quelle de le Basiliche, et saranno apunto tante, quante son quelle de portici di fuori, le quali escono mezo fuori de le pilastrate, et si collocheranno rincontro a punto su le linee di quelle che si possono chiamare razzi; conciosia che io chiamo razzi quelle linee diritte, che dal centro del Teatro vanno a trovare le colonne di fuori. Ma nel muro de la loggia di dentro che è sotto le colonne, il quale chiamano sponda, si apriranno certi vani, corrispondenti a punto a vani de le entrate di sotto nel Teatro, con i lor piombi, et in cosi fatti luoghi si faranno zane uguali et accom-