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di leonbatista alberti. xiii
Firenze 1550. fol. et in Venetia 1565. 4., e l’istesso anno nel monte Regale. fol. con la pittura del medesimo Alberti tradotta per M. Ludovico Domenichi.|||
La pittura di Leonbatista Alberti tradotta per M. Lodovico Domenichi. In Vinegia 1547. 8.|||
Opuscoli Morali di Leonbatista Alberti gentilhuomo Fiorentino, tradotti e parte corretti da M. Cosimo Bartoli. In Venetia 1568. 4.|||


Segue la lista di detti opuscoli.

Momo, overo del principe.|||
De discorsi da Senatori, altrimenti Trivia.|||
Dello amministrare la ragione.|||
Delle comodità, e delle incomodità delle lettere a Carlo suo fratello.|||
La vita di S. Potito.|||
La Cifra.|||
Le piacevolezze Matematiche.|||
Della republica, della vita civile e rusticana, e della fortuna. Crederei che questo trattato sia stato Toscanamente scritto dall’Alberti, e l’habbiamo notato disopra.|||
Della Statua.|||
Della Pittura.|||
Della Mosca.|||
Del Cane.|||
Cento Apologi.|||
Hecatomfila.|||
Deiphira.|||
Queste due ultime opere non sono state tradotte dal Bartoli, ma le medesime che quelle di sopra si sono accennate sotto i titoli: de amore, et de remedio amoris, scritte in lingua Toscana dall’Alberti.|||

DELLA