do da farla di quattro, et da farla di otto ancora (B C Tav. 22.). Ecci non dimeno un’altro modo molto più facile à disegnare le piante di otto faccie. Percioche disegnato un quadro di lati uguali, et in squadra, tirerò i diametri da qual s’è l’uno de canti di quello quadrato, et dal punto dove si intersegano in mezo tirerò un cerchio, aprendo le seste per quanto porta il mezo diametro che abbracierà per tutto i lati del quadrato, dividerò poi uno de lati del quadrato, et tirerò dal centro per essa divisione una linea ne la circunferentia del cerchio, che da essa a la cantonata del quadrato ti darà a punto la ottava faccia, che può entrare in detto cerchio. Caveremo ancora una pianta di dieci faccie d’un cerchio in questo modo. Disegneremo duoi diametri in un cerchio che si interseghino l’un l’altro in isquadra, et dipoi divideremo un mezo di qual si voglia di questi diametri, in parti due uguali, et da questa divisione tireremo una linea diritta a lo in suso a la testa de l’altro diametro, che verrà a schiancio; se di questa linea a schiancio tu ne leverai tanto, quanto è il quarto d’uno de fatti diametri, il restante di detta linea sarà la decima facciata che può entrare in detto cerchio D. Aggiungonsi a Tempii le Cappelle; ma ad alcuni più, et ad alcuni meno. Ne Tempii quadri non se ne fa mai in alcun luogo se non una; et questa si pone in testa, accioche subito s’appresenti a la vista di chi entra dentro di su la porta. Et se pure ti piacerà di farvi da le bande più Cappelle, ne Tempii quadranguli non staranno certo male, in quelli che saranno il doppio più lunghi che larghi, et in questi non se ne debbe fare più che una per lato. Et se pur tu ve ne volessi più, saranno più convenienti che le vi sieno in caffo, che in pari. Ne le piante tonde, et cosi in quelle che saranno di molte faccie (se però mi è lecito chiamarle cosi) vi si faranno molto commodamente gran numero di Cappelle, secondo il numero de le faccie, collocandone una per faccia, o in una si, et in una nò, a rincontro l’una de l’altra. Ne le piante tonde staranno molto bene sei Cappelle, et otto ancora. Ne le piante di più faccie, bisogna avertire, che le cantonate sieno conformi, et corrispondenti l’una a l’altra. Le Cappelle, o elle haranno del quadro, o elle haranno del tondo. Se in testa d’un Tempio si harà a fare una Cappella sola, sarà molto lodata quella che sarà meza tonda, et dopo questa quella che sarà in isquadra. Ma se tu harai a fare gran numero di Cappelle, sarà certo cosa molto gratiata se elle si faranno una parte quadra, et un’altra parte tonda, che a vicenda si corrispondino con le faccie l’una a l’altra. L’entrate de le Cappelle disegnale in questo modo. Quando tu harai a fare una Cappella sola in un Tempio quadrangulare, dividi la larghezza del Tempio in quattro parti, de le quali ne lascierai due per la larghezza de la Cappella. Et se pure tu vorrai, uno spatio maggiore, dividerai la larghezza ti dissi in sei parti, et lascerane quattro a la larghezza de la Cappella. Et in questo modo quelli adornamenti che ci si hanno ad applicare, come sono colonne, finestre, o simili, si accommoderanno a loro luoghi commodissimamente. Et se atorno a questa pianta tu harai a fare molte Cappelle, potrai volendo fare quelle che verranno ne le faccie da lati, de la medesima grandezza che la Cappella principale. Ma io vorrei haver rispetto a la dignità de la principale, però mi piacerebbe che ella fusse maggiore de l’altre la duodecima parte. Ecci ancora quest’altra differentia ne le piante de Tempii quadrangulari, che se la Cappella principale sarà fatta di linee uguali, cioè quadra apunto, non sarà biasimata, ma l’altre Cappelle vogliono essere il doppio più larghe, che non sono dal petto a le rene. Il sodo de le mura, cioè quelli ossami de lo edificio, che nel Tempio dividono l’una Cappella da l’altra, non vogliono essere punto men grossi che per la quinta parte dal vano, che infra di loro rimane, nè più grossi ancora che per il terzo, o quando tu gli volessi fare molto grossi per la metà. Ma ne le piante tonde, se le Cappelle saranno sei, farai che il sodo, cioè l’ossame che resta tra l’una Cappella, et l’altra sia per la metà