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libro quinto. 111

sino di voler audienza nel Senato, egli è utile de la Republica l’haver uno luogo dove con degnità et de forestieri, et de la Città, tu gli possa ricevere mentre che eglino aspettano d’essere chiamati, o intromessi. Ultimamente in cosi fatti publici edificii, si debbe non si far punto beffe di alcuna cosa, che si appartenga a poter commodamente ricevere la moltitudine de Cittadini, tenernela honoratamente, et opportunamente rimandarnela. Et sopra tutto si debbe havere avertenza che e’ non vi manchino per conto alcuno tutte le commodità possibili de gli andari, et de lumi, et de luoghi larghi, et di altre simili cose. Ma al Palazzo dove si ministri iustizia, dove molti contendono insieme, bisogna che vi sieno aperture più et maggiori, et più pronte che nel Tempio, o nel Palazzo principale. La entrata nel Palazzo principale, detto Senato, è di necessità che sia affortificata non meno che honestamente. Et questo si per rispetto de le altre cose, si ancora accioche un tumulto temerario di pazzi della sciocca plebe, concitato da qualche seditioso, non possa a sua posta assalire i Senatori, et far loro danno. Anzi per questo più che per altro vi si debbono far loggie, luoghi da passeggiare, et simili dove i servidori, i clientoli, et la famiglia, che stanno ad aspettare i lor Padroni, ne subiti accidenti possino esser loro in aiuto. Non vò lasciare questo in dietro, che tutti quei luoghi, ne quali si ha ad ascoltare la voce o di chi recita o di chi canta, o di chi disputa, non stà bene che sieno in volta, perche le voci rimbombano, ma i palchi di legname stanno meglio, perche rendono la voce più schietta.


Che gli Alloggiamenti de Soldati per terra sono di tre sorti, et come e’ si debbono affortificare, et come altri altrimenti gli affortificano.

cap. x.


N
El porre gli alloggiamenti de li eserciti si debbe certamente riandare, et riesaminare tutte quelle cose, che ne passati libri discorremmo nel collocare le Cittadi. Conciosia che tali alloggiamenti sono come semenze de le Cittadi, et troverai che e’ sono state collocate non poche Città in que’ luoghi, dove gli eccellenti Capitani da guerra havevano presi con i loro eserciti gli alloggiamenti. Nel porre gli alloggiamenti la principal cosa è sapere a che fine e’ si piglino. Non si piglierebbono gli alloggiamenti, se non fussino i subiti accidenti de le armi, et se non si havesse paura de la forza de nimici più gagliarda, et crederebbono che tal lavoro fusse al tutto fuor di proposito, et per questo bisogna havere consideratione a nimici. I nimici alcuni sono che di armi, et di numero ti sono uguali; Alcuni altri sono più presti, et più gagliardi: et per questo noi diremo che il modo de l’accamparsi è di tre sorti, l’uno è quello che si fa per a tempo, et che ad ogni momento è mutabile, il quale s’usa ne l’haversi a maneggiare, et ne l’havere a combattere contro a nimici a te uguali; parte per tenere i tuoi Soldati al sicuro, parte per addattarti, et procacciarti l’occasione, mediante la quale tu rechi eccellentemente a fine la tua incominciata impresa. L’altro modo è quello, dove tu ti assetti a star fermo, per premere, et offendere il nimico, che diffidatosi del suo esercito si è rifuggito in alcun luogo forte. Il terzo modo sarà forse quello, dove tu ti sarai fermo ad aspettare il nimico, che ti viene adosso, fino a tanto che satiatosi di offenderti, et stracco dal provocarti, si vadia con Dio. Nel procurare bene a tutte queste cose innanzi tratto, bisogna avertire, che si accommodino per ogni conto, talmente che di tutte quelle cose, che sono necessarie per salute, per sofferire, per difendersi, et per rompere il nimico, non ve ne manchi pur una: Et per il contrario che il tuo nimico, per quanto tu potrai, non habbia alcuna cosa commoda, mediante la quale o egli ti possa

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