Pagina:Alberti - Della architettura della pittura e della statua, 1782.djvu/115


libro quarto. 93

sendo rincalzate dal letto del fiume, ripieno di rena. Il che essendo cosi, è di necessità, che queste parti per tutto l’edificio sieno gagliardissime, et fortissime a reggere contro gli, impeti delle acque. Sarà dunque molto a proposito, che esso edificio sia molto a fondo, et con gran fondamenti da ogni banda, et massimo verso la poppa insino a tanto che per qual si voglia accidente andatasene una parte del fondamento, ve ne restino tante, che sieno bastanti a reggere il peso de le Pile. Et innanzi tratto gioverà grandemente, ancora che da principio tu habbi cominciato a limare le base ne la più alta parte del letto del fiume, che le acque, che vi passano sopra, non vi caschino rottamente come in un precipitio; ma sdrucciolino facilmente, come per un dolce pendio. Percioche l’acqua, che cade precipitosamente, commove il fondo, et quì fatta più torbida, porta via le cose smosse, et continovamente cava sotto tali luoghi. Faremo le Pile di Pietre lunghissime, et larghissime, che di loro natura resistono a diacci, et che non infracidino per l’acque; nè per altro accidente facilmente si risolvino, nè sotto il peso si fiacchino: et si mureranno con ogni diligentia secondo il regolo, il piombino, et l’archipenzolo, non pretermettendo per lo lungo alcuna collegatura, et per il traverso con commettiture che scambievolmente leghino l’una l’altra, lasciando da parte ogni ripieno di sassi minuti. Aggiugnerannovisi ancora molto spessi et perni, et spranghe di bronzo appiattate, et acconce di maniera ne luoghi loro, che le Pietre per esse buche non diventino deboli; ma con si fatte sprangature stieno ferme. Et tirisi tale opera in alto con amendue le teste elevate angularmente et da prua, et da poppa; di maniera che le fronti de le Pile sopravanzino sempre le piene maggiori. Sia la grossezza de le Pile, per la quarta parte de l’altezza del Ponte. Et sono stati alcuni che non hanno terminate le poppe, et le prue di cosi fatte Pile con angoli; ma con un mezo cerchio, credo io, per conto de la venustà di tale lineamento. Et ancorche io habbia detto che il cerchio habbia forza di angolo, io appruovo più tosto in questo luogo gli angoli, purche e non sieno tanto appuntati, che spuntati da ogni piccola molestia sieno guasti. Piacerannomi ancora quelli, che saranno fatti in cerchio, se e’ saranno talmente spuntati, et bistondati, che e’ non sieno lasciati ottusi, di maniera che si contraponghino a la molesta prestezza, et impeto de le onde. Haranno le Pile ragionevole cantonata se ella sarà in tre quarti d’uno angolo retto; et se questa non ti piacesse, fa ch’ella n’habbia duo terzi. Et questo basti quanto a le Pile. Se per natura del luogo noi non haremo i fianchi de le ripe cosi fatti, come desidereremmo; faremoli nel medesimo modo de le Pile; et a ultimo de le ripe faremo altre Pile, et tireremovi alcuni archi ne lo stesso asciutto terreno, accioche se per aventura per la continovatione de le onde et de le piene, in successo di tempo, si levasse via parte de la ripa; con l’havere allungato il Ponte nel terreno, ti rimanga pur libera la strada. Le volte, et gli archi, si per conto de le altre cose, si per i crudeli, et continovi intronamenti de carri, bisogna che sieno fortissime, et gagliardissime. Aggiugni che alcuna volta havendosi a tirar sopra detti Ponti pesi smisurati di Colossi, o di Aguglie, o simili; non ti intervenga come intervenne a Scauro nel far tirare quella foglia di Pietra, che i Ministri pubblici habbino ad haver paura de danni fatti. Et per questo conto il Ponte et di disegno, et di ogni sorte di lavoro si debbe accommodare in modo contro le spesse, et continove scosse de carri, che e’ duri eternalmente. Che i Ponti vorrebbono esser fatti di Pietre molto grandi, et saldissime, ce lo dimostra facilmente la ragione con lo esempio de la ancudine, la quale se in vero è molto grande, et grave, sostiene facilmente i colpi de martegli; ma se ella è leggiere, risalta per i corpi, et si commuove. Noi dicemmo che la volta era fatta di archi, et di ripieni; et quello arco esser il più forte, che era d’un mezo cerchio, se per la dispositione de le Pile il mezo cerchio si rileverà tanto,


che