Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
84 | della architettura |
sono più pure, et quelle de la sera più humide. Et per l’opposito, le breze Occidentali al levar del Sole sono più spesse, et al tramontare di esso più leggieri. La qual cosa se cosi è, non saranno mai biasimate quelle Città, ne le quali la fiumara entrerà di verso Levante, et uscirà in verso Ponente: Percioche quella breza, o venticello che si lieva col Sole, o veramente manderà via i vapori fuori de la Città, se alcuni ve ne saranno cattivi, o ella nel suo arrivare, non gli accrescerà punto. Finalmente io vorrei più tosto che i Fiumi, i Laghi, et simili, si stendessino verso Borea, che verso Austro, pur che la terra non sia posta a bacio, sotto un Monte, che è il peggior sito, che esser possa. Lascio le altre cose, che habbiamo disputate di sopra: E’ si sà che Austro certo è molto grave, et di natura tardo; talmente che piene le vele de Navili de la sua gravezza, quasi come oppressi da un grandissimo peso si affondano ma Borea per il contrario, par che faccia et il Mare, et i Navili leggieri. Pure qual se l’uno di questi, è bene che ti stia lontano, più tosto che riceverlo dentro tale che e’ basta, o si appicchi a le facciate de le mura: Et biasimano grandemente quelle fiumare, che corrono infra ripe molto scoscese, con gran fondo, sassoso, et ombroso; percioche le acque sue sono nocive a bere, et l’aria sopra vi è mal sana. Oltre a questo il porsi lontano da stagni, et paludi d’acque morte, et fangose, è certo cosa da huomini savi, et considerati. Non replico le infermità de l’aria, che in questo luogo si raccozzano. Hanno certo da natura simili luoghi, oltre a tutti, i fastidii de la State; come sono i fetori, le pulci, et altri schifi animali, et simili che quando tu pensi che l’aria vi sia purgatissima, et nettissima, e’ non vi ti manca quel che noi habbiamo detto, che interviene ne le pianure, che ne lo Inverno vi sono eccessivi freddi; et ne la State ribollimenti stemperatissimi. Ultimamente e’ bisogna havere una estrema cura, et diligenza, che o monte, o ripa, o lago, o palude, o fiume, o fonte, o qual altra di queste cose tu ti voglia, non vi stia di maniera, che ella possa rendere forte il nimico, o difenderlo, et arecare a suoi Cittadini da alcuna de le bande incommodità veruna. Et questo basti de la regione, et del sito de le Città.
Del circuito, de lo spatio, et de la grandezza de le Città; de le forme, st figure de le Terre, et de le Mura, et del costume; de le cerimonie, et osservationi de gli Antichi, in disegnar le Città.
cap. iii.
gli |