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ludi rerum mathecaticarum 359
p. 147 8. Ro FR1 fatevi un fondo, F FL un pertuso, FR1 FR3 un buco, G H R un foro (ma G ha fondo in marg.), V fatevi un e stagnatevi 23-24 . Ro om. LM quale passa un fondo EF e aggiunge al fondo GH (tolgo questa integrazione dai codd. F H), R RN FR1 FR3 LM quale passa due fondi GH e EF; NO quale solo passa uno fondo EF, V FL om. questa frase 33. H aggiunge qui (dopo GH) una glossa: Ma perché essendo obturato il buso L e perché el buso K s’acosta a l’altro fondo EF, empiendo per il buso P l’aqua non iria nel vaso non gli essendo vacuo. Forza è, e questo fa la experientia, far un’altra cannella over pertuso nel fondo GH e poi impire, e impiuto che sia il vaso, obturarsi el buso P come questo sopra ditto.
p. 149 7-8. Ro FR1 om. e proprio dove finisce l’ombra al sol di questo dardo (tolgo l’integrazione dal cod. H anziché dagli altri, in cui la frase pur figura con varianti di nessun conto).
p. 151 ro. FR1 forse iii volte, FR2 FR3 forse iii1/1 volte, H F forse in due volte (forse errore di lettura di Ro R RN iii½).
p. 152 9. Ro FR1 V om. ha, FR3 RN hanno.
p. 153 19. Ro simile vi rimane, RN V simile ve rimane, H simile ne riman, FR1 G simile rimane, FR2 FR3 simile rimanmdovi (che sembra un espediente per rimediare alla caduta di se o all’errore ve/ne/vi per se) 22. Ro FR1 di vederli.
p. 154 13. Codd. om. tre e, ma l’integrazione pare necessaria.
p. 155 2. Ro FR1 entrano in tutti.
p. 156 9-11. Questo passo è molto confuso in tutti i codd. salvo R, con cifre che non tornano: Ro FR1 FR2 FR3 G RN Partite 5 per ½, resta 2 ¾; levatene tutta la saetta, cioè 1, resta 1 ¾; multiplicate questo che resta nella metà della corda e arete in tutto il pieno di questa parte che fa 2 ¾; H Partite 5 per 4 ne vien 1 ¼, resta 3 ¾; levatene tutta la saetta, cioè 2, resta 1 ¾; moltiplicate questo che resta nella metà della corda e haveti tutto el pieno di questa parte che fa 2 ¾. Seguo R, che almeno offre cifre attendibili, sebbene il metodo descritto dia risultati approssimativamente corretti solo nei casi di segmenti molto ristretti; più si va verso il «mezzo circulo» e più grosso diventa il margine dell’errore 17-22 . Columella, De re rustica, V, ii, 9.
p. 158 II.RoGH FR1 FR3om. e poi di là in qua esegnate pur le mire (seguo R confortato anche da FR2 e RN).