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140 | ludi rerum mathematicarum |
e chiamisi questa cosa G; e dove mirando il vostro vedere taglia el dardo A B, vi ponete un’altra cera, e chiamisi questa cera H, come qui vedete la pittura. [Fig. 4]
[fig. 4]
Dico che se misurerete lo spazio fra la prima e la seconda cera del primo dardo, cioè in A B lo spazio C H, quante volte egli entri fra lo spazio che sta fra l’uno dardo e l’altro, cioè C F, tanto troverrete che H B entra in B G, cioè lo spazio quale è nel primo dardo e il cespuglio quale voi mirasti. Eccovi l’essemplo a numeri. Sia il fiume largo passi trenta, e sia lo spazio C B e simile lo spazio F E uno passo; el punto H sarà distante dal punto C tanto ch’ello pari entrerà in F C tante volte quante entra H B in B G, cioè trenta volte, e più se H C entra in C F trenta volte, F E entra