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72 theogenius

facile ad asseguirla, quando e dovunque ella non ti dispiaccia, quanto a chi ella piaccia bene atta a quiete e dolce ozio. Polidoro, figliuolo di Priamo re de’ Troiani, presso di Virgilio poeta, fu dal re Treicio non per altro crudelissime e iniustissime ucciso che solo pel molto oro quale seco avea dal suo padre portato. Scrive Iosofo ebreo istorico che molti giudei ierosolomite, assediati dallo essercito de’ Romani, fuggendo la fame e peste in quale inchiusi nella terra perìano, in sussidio al suo essilio ne portavano trangusate e inghiottite occulte alcune monete: qual cosa saputa, in uno dì furono di loro uccisi e sparati più e più migliara, tanto fu loro danno e morte trovarsi non in tutto poveri e vacui d’ogni ricchezza. E sarebbe prolisso recitare, non dico e’ principi delle terre, e’ tiranni, ma e ancora le provincie, a quali furono sue ricchezze ultimo eccidio e strage. E’ prudentissimi Spartani abdicorono da sé ogni uso dell’oro per non soffrire su’ suoi terreni strani inimici, quali rari verrebbero dove poco sperassero preda alle sue armi. Altri volevano suoi confini essere inculti e in gran spazio deserti per meno allettare chi cerchi a ricchire in altrui imperi. Ma sia qui argumento non inetto quanto d’ora in ora vedrai ne’ luoghi estremi delle città la moltitudine de’ poveri nuda sudare, straccarsi per acquistarsi donde pascersi e vestirsi; pur d’ogni età fra loro ti si porgeranno molti e molti lieti quali cantano e soffrano sé stessi sanza tristezza, dove entro a’ teatri tutti e’ togati e gemmati cittadini stanno agitandosi, mesti, tristi, e a sé e a chi così li miri ingrati, e in suo fronte contratti. Lieta povertà, inimica delle sollecitudini, contenta di piccole e facile cose quale con poca fatica e presto si trovano e ottengonsi. Dicea Allessandro re macedone che levarsi inanzi dì e affaticarsi dava iocundissime vivande al desinare, e levarsi dal desinare con volontà di mangiare, quasi fermento della fame, poi la sera aparecchiava ottima cena; qual cose sono agiunte alla povertà, e domestiche e familiari a qualunque povero.

Ma per tornare onde io sciolsi el mio ragionare, Tichipedo mio, io fui ricco, e come conobbi la povertà essere non grave, così provai le ricchezze tanto erano mie quanto io le spendea, e solo, come dice Valerio Marziale ottimo poeta, conobbi essere fuori