e voluntier m’affronto 425ove creda servire
ciascuno, svilire
ogni amor tardoso
solo per far gioioso
chi amor segue, 430e compor paci e tregue,
aitar, guidar, coprire
e scoprire
sospiri e doglie
e le dolci voglie 435di chi ama.
E che? Onde surge fama
più ardita
e più nutrita
di voci e lode, 440colle piume più sode
e più ciancierà,
che della grata schiera
de’ cari
e avari 445servigi e doni,
che dovunche gli poni
fruttan merti,
né possono star coperti
sotto l’ingrata mano 450che non perda un gran brano
d’util grazie altronde?
Anche, e donde
si porge più grato
e più accertato 455il bene servire,
che quando e’ fa uscire
di sua opera e forza
un piacer che caccia e amorza,
isveglie e matura