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426 nota sul testo


I seguenti passi che figurano soltanto in L1paiono risalire ad una stesura originale dell’opera e mancare per errore nel resto della tradizione manoscritta:

p. 141, 4 Addurremo adunque prima a ciascun morbo que’ (e’) propri rimedi...
p. 142, 25-26 né so se molti più furono padri e madre quali facessero essequie a’ suoi minori che non furono figliuoli quali piangessero e’ suoi maggiori.
p. 148, 12-16 ... chi è offeso e soffre, facile induce col suo soffrire a chi l’offende un vergognarsi di tanto perseverare in sua malignità. Numa re de’ Romani abducendo e’ cittadini suoi dall’uso ed essercizio dell’arme al culto e osservanza della religione gli rendè meno infestati e meno molestati da’ suoi finittimi e vicini, e acquistò loro amore e reverenza. E vuoisi sapere perdere qualche volta quando il vincere sia non necessario; ed è in guadagno quella perdita onde pello avvenire segue che tu men perda.
p. 169, 7-8 questo è che l’uno di loro ti si porgea tutto bavoso e tutto muccilutoso; l’altro era non in tutto quanto costui a vederlo sozzo e iniocundo. Miravagli Pirteo e dicea...

Anche nei casi che non si spiegano facilmente con l’omeoteleuto è chiaro che il senso non corre bene senza i passi in corsivo, che dovettero cadere dal testo fin dalle prime trascrizioni. Mi pare molto più diffìcile (salvo forse l’ultimo esempio) che possano essere aggiunte posteriori alla stesura originale.

Il cod. L1 si distingue inoltre dagli altri per le seguenti parole e frasi, che è difficile dire se appartenessero alla stesura originale o rappresentino aggiunte fatte dall’autore o da qualcun altro su quel testo:

p 126, 23 Galba, quello uno de’ dodici primi principi romani.
p 127, 14 Ma di questo altrove si dirà.
p 130, 16 ... el musico che insegna ballare salmonia alla gioventù (lezione che non riesco però a spiegarmi).
p 134, 17 Cornelio Tacito
p 139, 3 ... non dubito piace quel che piace a voi.
p 139, 9 ... circa a moderare e ben assettare gli animi nostri.
p 140, 3-4 ... ogni animo perturbato sente d’insania e pazzia...
p 143, 3 ... a chi più spera e più ne gode...
p 153, 34 ... fundare tra voi testé nuova benivolenza.
p 154, 17-18 ... che... ove che sia truovi costumi...
p 156, 11 ... uccisero suo madri e uccisero e’ suoi figliuoli...
p 163, 15 Facile precetto a dirlo, Agnolo, facile a dirlo.