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396 nota sul testo


3. Cristoforo Landino accenna nella Xandra a certe querele sul passero scritte da Battista, ma non si sa quale forma avessero né se fossero volgari o latine1.

A queste precise indicazioni vanno aggiunte le testimonianze quattrocentesche della Vita anonima: «Scripsit... et versu elegias, eclogasque atque cantiones et eiuscemodi amatoria»; e del Landino «quando cominciò a leggere in studio i sonetti del Petrarca»: «ha scritto Batista Alberti egloghe ed elegie tali, che in quelle molto bene osserva e pasturali costumi; et in queste è maraviglioso in exprimere, anzi quasi dipigniere tutti gli affetti e perturbazioni amatorie»2. Per le egloghe dell’A. si veda anche la testimonianza di Sofrona (nel vol. III di questa edizione).

D) LA PRESENTE EDIZIONE

1. Io vidi già seder nell’arme irato (sonetto).

Cod. unico: II. IV. 250, Bibl. Naz. Firenze (F14), che riproduco con pochi cambiamenti della grafia: scrivo occhi non ochi, troppo non tropo (tre casi hanno il doppio); ceda e veloce, non cieda e velocie; summerse non summersse; corrisponde, immisse, non conrisponde, inmisse; e non et. Ho corretto l’ipermetria dei vv. 1 6, 7, 8, 9, 12, 14, dove il cod. legge rispettivamente: sedere, lagrimare, pure, alcuno, volare, essere, volere; e al v. 14 ho emendato mal su mai del codice.

    cisa che il distico farebbe parte di un Liber epistularum ad Carolum fratrem, e che ce lo tramanda nella forma seguente:

    Questa per estrema, miserabile epistola, mando
    a te, che sprezzi rusticamente noi».

    Come nota il Geymonat, la variante rusticamente non solo dà miglior senso ma risulta metricamente più corretta. Gli esprimo qui la mia gratitudine per la visione della sua nota ancora inedita. Vedi anche più avanti a p. 403, nota.

  1. C. Landino, Carmina Omnia, a cura di A. Perosa, Firenze, 1939, A. XIII, vv. 29 sgg., p. 15 (cfr. anche Mancini, Vita di L. B. A., 2a ed., Firenze, 1911, p. 82).
  2. La Vita anonima si legge in Muratori, Rer. Itat. Script., XXV, 1731, pp. 296 sgg., e in Bonucci, Op. volg. cit., I, pp. lxxxix sgg.; correggo però cantiones (non contiones) secondo il cod. G. IV. 29 della Bibl. Univ. di Genova. L’orazione del Landino si trova nella Misc. di cose inedite e rare, Firenze, 1853, di F. Corazzini, pp. 125 sgg. Vedi anche Landino, Carmina, ed. cit., B. XXVII, p. 144.