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rime 33

che tanto son contente
quanto le strazian altrui.
Visi di bui,
175capi bitorzuti,
con vostri imbiuti,
con vostre trampe e streghioni,
con insaccar lomboni,
col ceffin composto,
180collo andar iscosto,
dite: chi ne vuole?
e date altrui cazzuole
coll’occhietto.
Ma io me ne diletto,
185e compro il temporale
per tanto quanto e’ vale
di merce a merce.
Bufole chiazzate e lerce,
trombe fesse e vane,
190gite a ’impastar pane
per li spedali.
E vo’, dive immortali,
che avete gentilezza,
fuggite chi amor sprezza
195in bella etate,
e voi stesse ornate
d’un costume amoroso
e d’un cuor piatoso
che ogni bellezza avanza,
200e gite in danza
come innamorata:
chi vuol esser amata
convien che ami.
Vostri lacci e legami
205non sia pompa né superbia
perch’ogni uom vi proverbia,
ma sien risin vezzosi