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se mai avessi avuto moglie». Rispuosegli Leonzio: «Che nuoce avere avuto moglie?» Rispuose Foroneo: «Qualunche sia marito il sa, perché tutti il pruovano». Adunche non tu sarai quello uno a chi pure diletti essere marito. Valenzio imperadore in età d’anni ottanta vergine, mentre che molti trionfi e lode si promulgavano, «una sola mia», disse, «reputo gloria essere maggioreche qualunche di queste». E domandato rispuose questa essere che avea vinto la carne e sua inimicissima cupidità. Vuolsi come costui non pattuirsi a familiarità, ma ostare a tanta peste per vivere felice e morire glorioso. Cicerone repudiato ch’egli ebbe Terrenzia sua moglie, «Non poteva io», disse, «alla moglie e alla filosofia insieme darmi». Fia tua prudenza adunche non a me tanto, ma a Cicerone prencipe d’eloquenza dare orecchie. Cannio poeta, ripreso ch’egli amasse numero molte femmine, diceva piacergli avere qualche notte lieta e potere nella gravezza de’ pensieri alquanto respirare, però che vivere in perpetue tenebre era simile a giacere in inferno; così godere la natura ne’ tempi e nell’altre cose con sua varietà. Non però lodo chi se pari leghi con molti caricamento di la:Page:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/381 in corso...