Pagina:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/377


dissuasio valerii 371

diente contro al Sommo Padre e Creatore: vizio ereditario a tutte le femmine e mai da poterlo purgare! E dicoti niuna esser pari contumelia, amico mio, a uno uomo quanto la moglie inobediente. Guarti Davit nella sacra storia chiamato beato, e di cui si dice: «trovai l’uomo secondo il mio cuore»; concitato da femmina, dopo l’adulterio cadde in omicidio; come mai pare vengano gli scandali soli, tanto può la iniquità coinquinare dovunche ella entri. Bersabes, taciturna e nulla maligna, non però restò d’essere stimolo a perversione e morte del suo perfetto e inocente marito. Chi spregi eloquenza come Dalila di Sansone, e bellezza come Bersabe, saranno elle nocive. Credimi, in te non sarà cuore più virile che allora fosse in Davit. Salomon, un sole in fra gli uomini e tesoro delle delizie di Dio, tutto sapienza, pure amando ottenebrò tanto lume di sapienza e tanta sua gloria per una femmina: inchinossi a Balaim e mutossi in zabulo per cadere maggiore precipizio che Fetonte. Quale era Apolline, e’ diventò pastore. Dicoti, amico, se non sarai più savio che Salamone, che so non potrai, non sarà che non possi essere fascinato da una femmina. Apri gli occhi. Quella che più raro si truova che fenice, buona

caricamento di la:Page:Alberti, Leon Battista – Opere volgari, Vol. II, 1966 – BEIC 9707880.djvu/377 in corso...