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30 rime

ed è monco
65d’ogni destro ingegno,
ed è sinestro legno
a maneggiarlo,
ed ha nel cuore un tarlo
che ’l fa star austero
70e ch’ogni bel pensiero
gli rode e sbarba
tal che non gli garba
gentilezza.
Ma l’alma che s’avezza
75a seguir Torme
e le dolzi torme
che amor guida,
mai più si snida
di tal cova,
80perché troppo li giova
l’udire
e ’l seguire
amorose maniere,
ed usar fra le schiere
85degli amanti,
quali con risi e canti
osservan fra loro
un maraviglioso tesoro:
non metalli cari né avolio
90non gemme né pitto spolio,
né coniato auro,
sai ched è? - un verde lauro
a mezzo un fonte,
dove sono sconte
95tutte l’offese ch’amor par ch’ammetta,
ed ha in ogni vetta
fronde vezzose e belle
dove è il nome di quelle
che han pietade.