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uxoria 343

parere a voi uomini temperatissimi troppo immodesto disputatore. Non mi distenderò adunche lodando me stessi. Tanto non preterirò questo. Se voi approvate el consiglio di qual si sia de’ due miei fratelli, in me ancora gli approvate. Io né soffersi dura moglie, né permisi fussi inonesta. Se lodate la perseveranza, constanza, fermezza, forse in me solo prima la loderete. Io con tutte le turme degli uomini ebbi pazienza udirli persuadermi, trarmi, sforzarmi togliessi moglie, ove offermato nulla me da questo ottimo consiglio mio potea muovere: non dote grandissime, non parentadi nobilissimi e massimi, non bellezza di sposa, non proposte amplitudine, non espettazioni di magistrati, non copia d’ogni proferta fortuna poterono stormi dal mio santissimo e iustissimo instituto, col quale propulsai da me ogni dura compagnia in casa e ogni sinistro romore fuori tra le genti».


26.     Qui e’ padri, e’ quali sedeano arbitri in questa causa, prescrissero termine a consigliarsi, e piacque loro quelli trionfali ornamenti intanto si deponessero presso a’ sacerdoti della dea Cibeles.