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libro terzo 281

strerannno col raccontare gl’incommodi sequiti agli altri simili malconsigliati, che la vera gloria e degna fama non s’acquista con prodigalità e vane ostentazioni, ma con moderare sé stessi e curare più d’essere iusto, buono, temperato, officioso, che di essere portato in voce de’ fabulatori. Con quelli che troppo atribuiscono alle voglie sue e troppo stimano el proprio iudizio suo e sentenza, useremo la licenza concessa a chi te ama: favellaremo aperto, libero, in modo che s’avederanno quanto ci piacerebbe che seguissero instituti e via più atta a intendere el vero delle cose da’ suoi princìpi in acquistar prudenza e sapienza. Con questi simili ingegni voglio quanto sia in te usi ogni diligenza circa e’ princìpi onde succedano a’ giovani corruttele e alle famiglie perturbazioni. Dicono che ’l principio di molto male sta in permettere ch’e’ fanciugli e le femmine s’ausino a mantenere le voglie sue. Da questa dissoluta libertà nasce la insolenza e intemperanza: vizi pessimi, pestiferi alla gioventù. L’omo intemperato e dedicato alla voluttà in molti modi nuoce a sé e nuoce agli altri, e consumando nelle voluttà il suo, non solo rimane inutile a sé e a’ suoi, ma seguene che impulso dalle necessità impara appetire gli altri, e diventa iniurioso e dannoso a tutta la famiglia. E può tanto la intemperanza che sendo in uno solo, ella facile vizierà tutto il resto della gioventù quale conversi seco. Adonque bisogna ne’ primi cenni e indizi usarvi ogni arte e ragione in eradicarli. Meno faccenda sarà contenere chi ora cominci a correre, che opporsegli nello impeto e furor del corso.

Agli omini liberi dicono che le lode e le vituperazioni sono gli stimoli a concitarli, e in luogo di busse a gastigarli. Di natura sono certe faville nell’animo dell’omo pronte a illuminare la mente co’ radi della ragione. Troverai niuno a chi non piaccia el bello e non appetisca il bene. Nulla si trova invero per sé bello quanto la virtù; nulla in tutta la vita comodo quanto la bontà. E agli omini per età non ancora infusi d’alcuna mala impressione, facile s’accenderà voglia e ardore ad acquistare lode e buona fama, quando tu assiduo lo ecciterai a mirare e riconoscere la carità e splendore che insurge dalla virtù. Adonque in ogni ragionamento, presente e’ giovani, si vuol con laude ponere in cielo quello e quel-